La terra che ci nutre - INVERIGO - Mostra fotografica di AMEDEO VERGANI

VERSIONE STAMPABILE La terra che ci nutre Suggerisci via email La terra che ci nutre

La terra che ci nutre

MOSTRA FOTOGRAFICA
La terra che ci nutre

La terra che ci nutre

La terra che ci nutre
AMEDEO VERGANI

INVERIGO (CO)

data inizio
24 Ottobre 2015
data fine
01 Novembre 2015

sede
VILLA CAGNOLA (LA ROTONDA DI INVERIGO)

indirizzo
via Privata D’Adda n. 2
INVERIGO (CO)

vernissage
sabato 24 ottobre 2015 ore 18.00

orari
domenica 25 ottobre 10.00/12.30 - 17.00/19.00, venerdì 30 ottobre 15.00/19.00, sabato 31 ottobre 15.00/19.00 -20.30/22.00, domenica primo novembre 10.00/12.30 - 15.00/19.00

biglietti
ingresso libero

a cura di
CIRCOLO FOTOGRAFICO INVERIGO

24 Ottobre 2015 - 01 Novembre 2015

Foto di AMEDEO VERGANI

La nostra grande sfida: cibo per tutti, fame zero.
Un pianeta Terra da rispettare e da nutrire perché possa a sua volta nutrire noi.
Tenere viva la memoria. Della nostra antica saggezza, delle tradizioni, degli insegnamenti e del sapere che hanno fatto la nostra storia. Quell’esperienza universale, quella memoria collettiva delle tecniche, degli espedienti, dei riti che hanno consentito agli uomini di sopravvivere anche in condizioni apparentemente invivibili.
Perché la sfida è davvero ardua: sfamare più di sette miliardi di persone (un numero destinato a crescere) che abitano un pianeta estenuato, sfibrato, impoverito delle sue risorse.
Oggi abbiamo ricominciato a guardare al passato per riannodare i fili tesi verso il futuro. Stiamo ritrovando quello che avevamo dimenticato, stiamo recuperando esempi preziosi di come si possono sfruttare al meglio le risorse naturali e le ricchezze della biodiversità.

E’ un percorso in cui la raccolta di immagini di Amedeo Vergani confluisce in modo naturale e magistrale.
Foto che parlano di impervie terre indonesiane diventate risaie curate come giardini dell’eden, gocce d’acqua potabile preziose nel deserto come diamanti grezzi, donne che cuociono il pane in forni di argilla e lo vendono al mercato con un bambino sulla schiena, raccolte di olive, vecchi che versano olio dagli orci, ragazzi che stendono ad asciugare lenzuoli fatti di spaghetti.
E poi pescatori in un’isola dell’Oceano Indiano, bivacchi nel Sahara intorno a un tè bollente, ritorni dai campi carichi di fieno di fame e di stanchezza, tavole apparecchiate per le nozze o per una cena fatta di niente, pani siciliani che sembrano girasoli sfornati in onore di San Giuseppe, venditori di dolci che trascinano il loro carretto su una spiaggia di Sri Lanka... E si ride, appoggiati a un muro delle Antille, si ride contenti perché qualcuno con un grembiule colorato porta fuori piatti carichi di riso, zucca fritta, patate dolci.

AMEDEO VERGANI
Un grande fotografo, una grande sfida

L’inizio è il giornalismo. La cronaca. Ma già mentre collabora con una serie di testate e agenzie, il ragazzo Vergani comincia a fotografare. E subito dopo a viaggiare.
Parte per avventure che durano mesi. Per una decina d’anni attraversa Balcani, Medio Oriente, Africa settentrionale e subsahariana. Torna con taccuini fitti di note e una borsa stipata di rulli. Mentre batte a macchina i suoi articoli, ha già in testa un servizio che comprende anche le immagini. Le sue prime fotografie riforniscono l’archivio fotografico dell’Istituto Geografico De Agostini e continueranno a farlo per oltre vent’anni.

Nel 1977, a 33 anni, una svolta, il passaggio definitivo al giornalismo fotografico: Vergani abbandona la macchina da scrivere per la macchina fotografica. Inviato freelance in giro per il mondo, raccoglie montagne di immagini. Fabbrica dossier che spaziano dai Caraibi allo Yemen, dal Quebec al Sudafrica. Mette al centro del mirino il suo vivo interesse per l’etnografia, gli usi, i costumi, il folklore, i mestieri artigianali, le minoranze etniche, le tematiche sociali. Stratifica una cultura e una passione profonda senza mai perdere di vista l’immediatezza e il senso vivo, bruciante dell’attualità.

Raccontare la gente e i luoghi: la gente vera, i luoghi veri. Rendere l’informazione sintetica e densa di significato. Attraverso le immagini costruire cronache -a volte dure, a volte di estrema poesia- ma sempre, in ogni caso, aderenti alla realtà. Una realtà da rispettare, da indagare profondamente senza finzioni e senza ammiccamenti.
Questo il filo conduttore che attraversa la ricerca di Amedeo Vergani: un filo, partito dalla cronaca, che correrà parallelo alla sua carriera di giornalista, di corrispondente, di inviato speciale, prima di approdare a un’interpretazione lancinante del fotogiornalismo.

_______________


Amedeo Vergani è stato uno dei più incisivi e originali protagonisti del fotogiornalismo italiano, autore di grandi reportage pubblicati da prestigiose riviste italiane e internazionali.
Ha pubblicato in Italia e all’estero anche una serie di libri fotografici centrati soprattutto sull’indagine della vita quotidiana di chi lavora ingegnandosi per sopravvivere. Ha esposto le sue foto su muri italiani eccellenti, tra cui la Biennale e il Guggenheim di Venezia, la Triennale di Milano, il Vitra Design Museum di Basilea. Ha esposto a Parigi, al Centre Pompidou. Ha esposto a New York, in Germania e al Museo d’Arte Moderna di Pechino.
Con le immagini del suo archivio ha nutrito importanti opere grafiche e geografiche per l’Istituto Geografico De Agostini e per Rizzoli.
Ha ottenuto premi e riconoscimenti in Italia e all’estero.

COLLABORAZIONI A TESTATE
In Italia, tra le altre: La Provincia, Il Corriere della Sera, Il Corriere d’Informazone, L’Illustrazione Italiana, Atlante, Epoca, Gente Viaggi, Natura Oggi, Weekend & Viaggi, Airone, Bell’Italia, Bell’Europa, A Tavola, Meridiani, Capital, Madame Class, Focus, Traveller, Panorama Travel.
All’estero, tra le altre: Geo (Germania), Geo (Francia), Geo (Spagna), Merian, Stern, Bunte, Geo Saison, Focus (Germania).

LIBRI PUBBLICATI
Tra gli altri: Giobbian, riti invernali del mondo contadino lombardo, Electa Milano 1983. Il palio di Feltre, Feltre 1991. Majestueuse Italie, Editions Atlas, Parigi 1993. L’acropoli di Atene, I palazzi di Creta, I palazzi del Canal Grande, Cina il volto di un grande paese (tutti Istituto Geografico DeAgostini, Novara 1981). Fiere, santi, miracoli nell’Alta Brianza. Ägypten e Sűdtirol: entrambi Collection Merian, Hamburg, 1989. Lavoro artigiano in Lombardia.

IL RICORDO DI FERDINANDO SCIANNA
“Vederlo improvvisamente scattare come un centometrista, fare quella danza misteriosa, tre passi veloci, uno indietro, una piccola flessione, quel sollevarsi in punta di piedi e a te, che sei del mestiere, sembra di capire esattamente che cosa ha visto, perché quel momento e non un altro, perché quel particolare. E magari senti una fitta di invidia.”
PER ULTERIORI INFORMAZIONI:
tel: 334.70.52.281
press@laterrachecinutre.it
www.laterrachecinutre.it

MOSTRA FOTOGRAFICA
"La terra che ci nutre"
AMEDEO VERGANI

VERSIONE STAMPABILE La terra che ci nutre Suggerisci via email La terra che ci nutre

Cerca mostra
parola chiave almeno un termine tutti
tipologiafotografica     arti visive     mista
regioneprovincia
data    
solo con foto allegata solo ingresso libero