Muta il cielo Il viaggio delle donne eritree Mostra fotografica di Cinzia Canneri Inaugurazione e incontro con l’autrice Sabato 10 febbraio ore 20.00 - Roma - Mostra fotografica di Cinzia Canneri

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Muta il cielo Il viaggio delle donne eritree Mostra fotografica di Cinzia Canneri Inaugurazione e incontro con l’autrice Sabato 10 febbraio ore 20.00

MOSTRA FOTOGRAFICA
Muta il cielo Il viaggio delle donne eritree Mostra fotografica di Cinzia Canneri Inaugurazione e incontro con l’autrice Sabato 10 febbraio ore 20.00

Muta il cielo Il viaggio delle donne eritree  Mostra fotografica di Cinzia Canneri  Inaugurazione e incontro con l’autrice Sabato 10 febbraio ore 20.00

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Cinzia Canneri

Roma (RM)

data inizio
10 Febbraio 2018
data fine
07 Marzo 2018

sede
WSP Photography

indirizzo
Via Costanzo Cloro, 58
Roma (RM)

orari
20:00

biglietti
ingresso libero

10 Febbraio 2018 - 07 Marzo 2018

Foto di Cinzia Canneri

Inaugurerà sabato 10 febbraio alle ore 20, presso la sede del WSP photography, la mostra fotografica di Cinzia Canneri. Nel corso dell’incontro la fotografa ci racconterà la genesi e la storia del suo lavoro.

Le donne eritree intraprendono un viaggio di migrazione per sfuggire ad una condizione di dittatura che le rende vittime di torture e di violazioni terribili. L’Eritrea è uno dei paesi più duri al mondo con un servizio militare illimitato, dove si effettuano detenzioni arbitrarie e diverse restrizioni alle libertà di espressione, di associazione e di religione. Le donne spesso sono vittime di violenze sessuali nei centri di addestramento militare e nelle carceri, soprattutto quando vengono arrestate per abbandono illecito della propria patria. I responsabili di queste violazioni sono generalmente guardie e militari che rimangono impuniti (UN Human Rights Council report on Eritrea, 2016).
L’intenzione di questo progetto è di scoprire la storia delle donne migranti entrando nella loro vita intima, nelle case, negli spazi quotidiani per scorgere il loro racconto e il loro vissuto emotivo; un punto di vista dove l’altro è sempre un soggetto con una sua identità e una storia personale. Un viaggio di migrazione dura anni e passa da diversi luoghi intermedi per giungere alla destinazione, dove una donna deve contrastare con condizioni di estrema precarietà.
La rotta dall’Eritrea muove verso l’Etiopia, il Sudan, la Libia o l’Egitto per oltrepassare il mare e arrivare in occidente. Le donne che riescono ad arrivare in Europa, tuttavia, si devono fronteggiare con i resti degli abusi subiti: una gravidanza non desiderata, un allontanamento dalla propria comunità che le ripudia, ferite e conseguenze di violenze anche psicologiche.
Una condizione che si sta manifestando molto frequentemente per le donne è quella di essere abbandonate dall’uomo, con cui si accoppiano volontariamente in una tappa di insediamento del loro viaggio, in gravidanza o con un figlio piccolo. Questo perché al difuori della comunità di appartenenza i vincoli di protezione delle donne vengono meno e la vergogna di essere lasciate, da un compagno della loro etnia, con un figlio è fortemente destabilizzante a livello psicologico, oltre che determinare enormi complicazioni di prosecuzione del viaggio.
Durante il viaggio per le donne emerge una percezione del loro corpo come entità separata da loro: sanno ancora prima di partire, tanto che molte si fanno delle iniezioni preliminari di ormoni per non rimanere incinte, che il loro corpo può divenire oggetto di appropriazione e addirittura di contrattazione per procedere.

La migrazione trasporta diversi significati fino a giungere a cambiare la famosa frase delle antiche Epistole di Orazio “muta il cielo, non l’animo, chi corre per mare” (Epistole I.XI.27 a Bullazio) con “muta il cielo, con l’animo, chi corre per mare”.

Cinzia Canneri è laureata in psicologia e ha frequentato il corso triennale di fotografia presso la Fondazione Marangoni di Firenze e in seguito un master in fotogiornalismo a Roma. Il suo interesse è focalizzato sul reportage sociale e nei suoi progetti cerca di trovare l'incidenza del disagio nell'intimità e nella vita psicologica delle persone o della comunità. È curatrice di mostre con fotografi di fama internazionale, tra cui una mostra inedita di Letizia Battaglia in un ospedale psichiatrico a Palermo. Le sue fotografie sono apparse su varie riviste come Zoom, People Photography, Photo e Lens Blog del New York Times. Tra i suoi premi ricordiamo il Premio per Canon Young Photographers, una borsa di studio per la Fondazione Marangoni e POY (Pictures of the Year International) Premio di eccellenza nella categoria Science e Storia naturale.



La mostra sarà esposta fino al 7 marzo 2018 e visitabile dal lunedì al venerdì dalle 19 alle 21 (eccetto il giovedì).
Ricordiamo che WSP photography è un’associazione culturale. L’ingresso alla mostra è gratuito e riservato ai soci ENAL. È possibile tesserarsi il giorno stesso dell’evento (costo 3€). In occasione dell’inaugurazione la tessera è gratuita.


Ufficio Stampa WSP Photography
David Scerrati - Daniela Silvestri
www.collettivowsp.org - ufficiostampa@collettivowsp.org - tel. 328.1795463
PER ULTERIORI INFORMAZIONI:
www.collettivowsp.org/muta-il-cielo-il-viaggio-del...

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Cinzia Canneri

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