L'altrove interiore, fotografie 1999-2010 - Salerno - Mostra fotografica di Nicola Guarini

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L'altrove interiore, fotografie 1999-2010

MOSTRA FOTOGRAFICA
L'altrove interiore, fotografie 1999-2010

L'altrove interiore, fotografie 1999-2010

L'altrove interiore, fotografie 1999-2010
Nicola Guarini

Salerno (SA)

data inizio
16 Giugno 2010
data fine
30 Giugno 2010

sede
Ex Chiesa di Santa Apollonia

indirizzo
via San Benedetto
Salerno (SA)

vernissage
Mercoledi' 16 giugno, alle ore 19.30

orari
tutti i giorni, dalle 17.30 alle 21.30

biglietti
ingresso libero

a cura di
Marco Alfano e Alfonso Amendola

16 Giugno 2010 - 30 Giugno 2010

Foto di Nicola Guarini

Circa 30 fotografie, datate tra il 1999 e i primi mesi del 2010, alcune di queste realizzate su tela, in grande formato (150x200 cm), espressamente per questa esposizione. La mostra rappresenta la prima antologica dedicata al fotografo Nicola Guarini, che insegna da piu' di vent'anni all'Istituto d'Arte "Filiberto Menna" di Salerno, affermatosi in occasione di rassegne prestigiose, non ultima l'importante personale tenutasi nel 2009 alla Four Seasons Hotel's Gallery di Tokyo, nell'ambito della Festa Italiana in Giappone sotto il patrocinio del Ministero degli Esteri.

«Le fotografie di Nicola Guarini - rileva Marco Alfano nel testo critico in catalogo - rendono appena percepibile un luogo interiore della visione: e' una ricerca che delinea, in rigoroso bianco e nero, un altrove -interiore- - dal mare del Cilento (un'immagine sorprendente e -sulfurea- dal titolo Il lido di Caronte) a Cuba, dall'isola di Lampedusa a quella di Formentera, fino al Giappone - dove si manifestano quei trasalimenti dell'animo di chi si sente -transfuga- in ogni luogo, segnando, avrebbe osservato un viaggiatore instancabile quale Bruce Chatwin, altrettante tappe di -un'intera vita come un viaggio da fare a piedi-.

Una ricerca fotografica, quella di Guarini, che per essere intesa andrà rapportata alle riflessioni che, un grande maestro statunitense, Ansel Adams, dedico' all'integrità morale necessaria a compiere lo -scatto- prima dell'inquadratura. È un genere di -reportage- quello di Guarini lontano dalla ripresa documentaria, che lascia piuttosto intendere una poetica sviluppata da un processo di -purificazione- dello sguardo, cui e' sottesa un'osservazione scavata, che comporta, sotto l'aspetto tecnico, l'uso di carte poco sensibili; ma questo -scavo- non significa -durezza-, bensi' inclinazione affettiva, struggente sentimento del tempo, nell'alternanza tra cio' che e' vicino, quasi tangibile, e quel che e' ineffabile. Le immagini di Guarini, in altri termini, si rivolgono alla singolarità degli eventi visivi, fermando nell'obiettivo cio' che e', senza altri attributi, ma allo stesso tempo, accordando questa occasionalità d'osservazione ad una struttura compositiva meditatissima».

«La -ricostruzione- fotografica del Giappone di Nicola Guarini - scrive Alfonso Amendola in catalogo - sembra muoversi lungo l'orizzonte indicato da Roland Barthes nel suo libro L'impero dei segni. Una -ricostruzione- che si staglia verso lo splendore metropolitano di Tokyo, gli scenari d'interni, le ombre dal notturno, le pulsioni urbanistiche, gli spazi chiusi ed aperti, gli hotel. Un Giappone -immaginifico-, come nell'homage dedicato al film di Sofia Coppola Lost in traslation del 2003 che del Giappone evidenzia inquietudini e solitudini, dove echeggia quell'assenza di sbavature e svuotamenti indicati dal grande pensatore francese. Nello scorrere composito delle sue opere, infatti, l'autore indica gli spaccati espressivi di tutta la sua ricerca artistica: racconti di situazioni, movimenti minimi o scenari pieni, occasionalità, spaccati di estrema quotidianità, ma anche immediatezza e articolazioni complesse. La fotografia di Guarini ha trovato nel Giappone una modalità intima e costellata da differenti contaminazioni, per osservare una nazione che, costruita nell'imperiosità del segno, e' ancor oggi un vero e proprio luogo d'assoluto. Una terra di leggerezza e sapienza, dove l'incandescenza e la forma sono davvero il ritmo in grado di miscelare sperimentazioni high-tech e misticismo, le trasformazioni urbanistiche e la persistenza di luoghi tradizionali, lo scintoismo e l'eversione dei costumi».

La mostra diventerà cornice di un altro evento che si terrà venerdi' 25 giugno alle ore 21.00 presso la Chiesa di Sant'Apollonia: uno dei gruppi piu' di tendenza della giovane scena musicale italiana, i VIDRA (www.vidraofficial.com), ha voluto dedicare un'originalissima -colonna sonora- allo spaccato aperto dalle fotografie di Nicola Guarini dedicate al Giappone. La performance dei VIDRA, dal titolo -J-POP-, a cura di Alfonso Amendola e Maria Luisa Pesce, intende rendere omaggio alla terra d'Oriente in una serie di sonorità -trasversali-, tra -Just Like Honey- dei Jesus And Mary Chain (tema portante del film di Sofia Coppola) e l'iconografia dei Japan guidati negli anni Ottanta da David Sylvian, e una miriade di nuvole pop tutte da scoprire, tra Pizzicato Five e Franco Battiato, tra lirica e visioni.
PER ULTERIORI INFORMAZIONI:
tel: 089 227167
m.tammelleo@libero.it
www.apolloniateliers.it

MOSTRA FOTOGRAFICA
"L'altrove interiore, fotografie 1999-2010"
Nicola Guarini

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