Identita' Migrante - Gemona del Friuli - Mostra fotografica di Mustafa Sabbagh

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Identita' Migrante

MOSTRA FOTOGRAFICA
Identita' Migrante

Identita' Migrante

Identita' Migrante
Mustafa Sabbagh

Gemona del Friuli (UD)

data inizio
29 Novembre 2014
data fine
01 Febbraio 2015

sede
Palazzo Elti

indirizzo
via Bini 9
Gemona del Friuli (UD)

vernissage
29 novembre ore 18

orari
Tutti i giorni 10.00 – 12.30 e 14.30 – 18.00 / chiuso il lunedì

biglietti
ingresso libero

a cura di
Sabrina Zannier

29 Novembre 2014 - 01 Febbraio 2015

Foto di Mustafa Sabbagh

Verrà inaugurata sabato 29 novembre alle ore 18 a Palazzo Elti di Gemona la mostra personale di Mustafa Sabbagh, fotografo italo-palestinese riconosciuto come uno dei 100 fotografi più influenti al mondo.
Intitolata Identità migrante, la mostra rappresenta il secondo imperdibile appuntamento con le “meraviglie” di Maravee Corpus, la rassegna ideata e curata da Sabrina Zannier che per l’edizione 2014 ha scelto di elogiare il corpo come sistema sociale in fotografie, dipinti, video, costumi, performance e tatuaggi.

Identità migrante, la personale di Mustafa Sabbagh a Palazzo Elti di Gemona, è un intrigante viaggio nella passione per l’identità umana mascherata e svelata attraverso il corpo, nell’intreccio fra storia della pittura e fascinazione per il paesaggio.

Un viaggio in nero - il colore della Pietà, della Bellezza e della Luce - condotto attraverso oltre 30 opere fotografiche per lo più di grande formato, installazioni e video. Un percorso cadenzato da corpi immobili e statuari, da profondi respiri, in un sottile dialogo tra dolore, condanna e perdono.

Ammantate dalla Filosofia dell’identità assoluta - puntualizzata nel 1801 dal filosofo tedesco Friedrich Wilhelm Joseph von Schelling - le opere di Sabbagh contengono l’identificazione tra Spirito e Natura oltrepassando la distinzione fra soggetto e oggetto.
È una nuova identità corporea quella proposta da Sabbagh, nella quale l’uomo, il paesaggio, l’abito e la maschera trattengono una speciale relazione che svela
il misticismo di uno sfondo religioso magistralmente rappresentato nel toccante dialogo per immagini che s’instaura tra i due video intitolati Baciami Giuda e Cristo, Pietà.

Il percorso espositivo dell’Identità migrante dell’artista - che scorre dal corpo umano, al paesaggio naturale, alle allegorie iconografiche tratte dalla storia della pittura – prende avvio dal concetto di maschera.
Comunemente percepita come “schermo” che occulta e tra-veste, la maschera nelle opere di Sabbagh sottende il principio dello svelamento, una messa in scena dell’identità che, migrando, si fa corpo e anima.

Dalle maschere/oggetto, dai costumi e dai drappi che di primo acchito occultano il corpo, si passa poi alle maschere/epidermide, dove l’informalità della materia pittorica sottolinea il processo di tra-vestimento/svelamento.
Che si tratti di tessuti o di colate di pigmento che accarezzano il corpo, è proprio quest’ultimo ad essere intimamente rivelato.

Il filo rosso dell’intrinseca relazione fra soggetto e oggetto, fra Spirito e Natura, si condensa poi in una figura emblematica: l’uomo statuario, la cui “maschera” è data dalla densa pittura nera, che si gira a guardare.

Seguendo il percorso concettuale ed emozionale di questo sguardo, si approda alle figure che affondano nell’iconografia sacra e in quella comunione tra uomo e natura che - attraverso il concetto di velo inteso come maschera che svela - eleva il corpo ad anima mundi.
PER ULTERIORI INFORMAZIONI:
info@progettomaravee.com
www.progettomaravee.com

MOSTRA FOTOGRAFICA
"Identita' Migrante"
Mustafa Sabbagh

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